Il prossimo 31 ottobre scade il termine della dichiarazione transitoria CBAM relativa al trimestre luglio-settembre 2025. Si tratta del penultimo adempimento trimestrale. Con la dichiarazione in scadenza il 31 gennaio 2026 si concluderà, infatti, il periodo transitorio.
Nel frattempo, in data 17 ottobre 2025 è stato pubblicato il Regolamento UE 2025/2083 che introduce importanti modifiche alla disciplina del CBAM (Carbon Border Adjustment Mechanism), che entrerà in vigore dal I° gennaio 2026.
Rispetto ai regolamenti istitutivi del meccanismo, cambia il parametro di esenzione dalla normativa. La soglia sarà basata sulla quantità di merce importata, non più sul valore delle importazioni. L’esenzione dagli agli oneri di rendicontazione delle emissioni di carbonio e di acquisto dei certificati connessi alle emissioni sarò valido per tutti gli importatori che nel corso dell’anno importeranno meno di 50 tonnellate di prodotti soggetti CBAM. Chi supera tale soglia, invece, dovrà provvedere ad accreditarsi come dichiaranti CBAM autorizzato e a presentare una dichiarazione entro il 30 settembre di ogni anno, relativo all’anno precedente.
Sono previste gravose sanzioni pecuniarie parametrate al volume di emissioni prodotte oltre la soglia di esenzione.
Inoltre, sono stati rafforzati i poteri del Ministero dell’Ambiente, in qualità di autorità di controllo, di indagine e d’ispezione nei confronti dei soggetti che importano merce CBAM, con particolare riguardo agli accordi da questi stipulati.
L’ultima novità significativa riguarda il rinvio del termine al 2027 dell’obbligo di acquisto dei certificati CBAM, non più decorrente dal I° gennaio 2026, consentendo agli operatori di adattarsi alle modifiche del regolamento.